La consegna di oggi  ha portato il nostro Postino Fiorentino sul ponte a Verrazzano, il sesto ponte di Firenze in ordine di costruzione, lungo 141 metri che  collega il quartiere di Gavinana a Campo di Marte.

Anche oltreoceano, il  nostro amico e postino newyorkese, sta  attraversando il Ponte a Verrazzano, lungo 1298  metri che collega Staten Island a Brooklyn.

Cosa unisce quindi Firenze a New York? E chi era Giovanni da Verrazzano?

Giovanni da Verrazzano nasce nel 1485, nel castello di famiglia in Val di Greve. A Firenze ha abitato in Via della Fogna, oggi ribattezzata via da Verrazzano appunto, come ci ricorda una targa posta sulla sua casa.

Come molti giovani nobili di quel periodo si avvicina al mondo del commercio, in cui era particolarmente portato, che gli diede l’occasione viaggiare spesso tra Oriente e Africa. Nei sui viaggi fu attratto dai racconti dei navigatori dell’epoca, che proprio in quegli anni stavano scoprendo terre inesplorate.

La passione per l’avventura lo portarono a  lasciare il suo sicuro lavoro di mercatura, per imbarcarsi in una spedizione che doveva contrapporsi a quella di Magellano, suo grande idolo, alla ricerca un passaggio settentrionale tra l’Atlantico e il Pacifico: Il 17 Gennaio 1524 il Verrazzano si imbarcò sulla Delfina, la nave capitanata da Antonio di Conflans, col compito di rilevare la costa e disegnare le carte.

Non fu scoperto nessun passaggio, ma un’infinità di isole, baie, scogli e punte. Con i disegni delle sue carte alla mano non gli rimase che dargli  un nome;  e quali se non : Annunziata, Impruneta, Careggi, Monte Morello, San Gallo, Vallombrosa. Tutti nomi adesso sostituiti, ma che per molti anni rimasero scritti sulle carte utilizzate per i viaggi in America.

Il giorno  più importante del suo viaggio fu il 17 Aprile 1524, quando scese a terra, e scrisse nei  suoi appunti:

In termine di leghe cento trovammo un sito molto ameno posto in fra dui piccoli colli eminenti, in mezzo de quali correva al mare una grandissima riviera, la quale entro la foce era profonda (…) Fummo col battello, entrando dalla detta riviera e la terra, quale trovammo molto popolosa, la gente quasi conforme all’altra, vestiti di penne di uccelli di vari colori. Venivano verso di noi allegramente, mettendo grandissimi gridi di ammirazione, mostrandone dove col battello havessimo, piu sicuramente a posare.

Giovanni da Verrazzano aveva appena scoperto la baia dove sarebbe sorta  New York.

Le scoperte non fecero che alimentare la sua voglia di avventura, e ripartì per altre spedizioni,  fino ad arrivare ai Caraibi. Probabilmente pensava di ricevere la stessa accoglienza amichevole, ma purtroppo si trovò davanti a una tribù con abitudini antropofaghe. Da poco sceso a terra, il navigatore e cartografo fiorentino fu massacrato e divorato dai cannibali. Rimasto sulla nave, il fratello Girolamo, assistette allo strazio.